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L’olio extravergine di oliva biologico scade? Tutto quello che devi sapere

L’olio extravergine di oliva (EVO) è un ingrediente fondamentale in molte cucine, apprezzato per il suo gusto ricco e i benefici per la salute. Ma una domanda comune è: questo olio prezioso ha una data di scadenza? E come possiamo conservarlo al meglio? Ecco tutto ciò che devi sapere.

L’olio extra vergine di oliva ha una data di scadenza?

La risposta breve è no. Tuttavia, è consigliabile consumarlo preferibilmente entro 18 mesi dalla data di produzione per preservare al meglio le caratteristiche organolettiche, profumi e sapori. Inoltre, ci sono diversi fattori da tenere in considerazione per conservarlo al meglio:

1. Scelta del contenitore giusto

  • Bottiglie scure: La luce, in particolare quella ultravioletta, può degradare l’olio. Le bottiglie scure riducono l’esposizione dell’olio alla luce, contribuendo a mantenere intatte le sue qualità.
  • Materiali: L’acciaio inossidabile o il vetro sono i materiali migliori per conservare l’olio. Evitare contenitori di plastica, in quanto potrebbero rilasciare sostanze chimiche nell’olio.

2. Posizionamento

  • Lontano dalla luce diretta: Anche se hai un contenitore scuro, è sempre meglio conservare l’olio in un luogo buio, come un armadio o una dispensa.
  • Mantenere lontano dal calore: I fornelli, i radiatori e altre fonti di calore possono accelerare il processo di rancidimento dell’olio. Il luogo ideale per la conservazione dell’olio ha una temperatura costante e fresca.

3. Limitare l’esposizione all’ossigeno

L’ossigeno può portare all’ossidazione dell’olio, un processo che degrada la sua qualità.

  • Tappo ermetico: Assicurati che la bottiglia o il contenitore dell’olio abbia un tappo ermetico per limitare l’esposizione all’aria.
  • Quantità: Se consumi l’olio lentamente, considera l’idea di trasferire una porzione in una bottiglia più piccola per l’uso quotidiano, limitando l’esposizione dell’olio principale all’aria.

4. Evitare l’umidità

  • Stoccaggio asciutto: L’umidità può favorire la crescita di microorganismi nell’olio. Assicurati di conservare l’olio in un luogo asciutto e di evitare il contatto diretto con l’acqua.
  • Usa utensili asciutti: Quando prelevi l’olio, assicurati che qualsiasi utensile sia asciutto e pulito.

5. Rotazione

Se acquisti olio EVO in grandi quantità, utilizza sempre l’olio più vecchio per primo. Questa pratica, nota come “FIFO” (First In, First Out), assicura che consumi sempre l’olio più fresco.

6. Controlla la data di produzione

Nonostante l’olio EVO non abbia una data di scadenza tradizionale, è sempre meglio consumarlo entro 18 mesi dalla data di produzione. La freschezza è essenziale per garantire il miglior sapore e i benefici nutrizionali.

Come riconoscere un olio rancido

Se non sei sicuro della freschezza del tuo olio EVO, ci sono alcuni segni che possono indicarti se è andato a male:

  • Odore: Un olio rancido avrà un odore stantio, simile a quello della vernice o delle matite colorate.
  • Sapore: Un gusto amaro o metallico è spesso indicativo di un olio che è andato a male.
  • Aspetto: Anche se è più difficile da notare, un cambiamento nel colore o nella consistenza potrebbe indicare un olio deteriorato.

Conclusione

Anche se l’olio extravergine d’oliva non ha una data di scadenza specifica, è essenziale prendere le misure necessarie per mantenerne la freschezza e il sapore nel tempo. Assicurati di conservarlo correttamente e di consumarlo entro 18 mesi dalla data di produzione per apprezzarne appieno le sue qualità organolettiche e nutritive.

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